Mutui casa, si cambia. Sono, infatti, entrate in vigore le nuove norme che disciplinano la materia e le novità sono davvero tante. A caratterizzare il decreto entrato in vigore lo scorso 20 maggio sono tante luci e altrettante ombre. In un’intervista al quotidiano torinese La Stampa, l’avvocato Marta Biffoni ha provato a mettere in evidenza le principali criticità e i principali punti di forza delle novità normative.
Ecco cosa cambia per i mutui casa
Prima di approfondire l’argomento con il parere dell’esperto, proviamo a riassumere brevemente le principali trasformazioni introdotte nella materia con il decreto del 20 maggio. Partiamo con il dire che una riforma del comparto mutui, a cui il portale www.fissovariabile.it dedicata costantemente interessanti approfondimenti, era attesa da tempo, per questo forse ci si aspettava di più. il decreto entrerà in vigore dal prossimo 1° luglio e interesserà i sottoscrittori di mutuo dal giorno successivo. La principale novità riguarda i mancati pagamenti delle rate. Se non ne vengono pagate 18 si rischia di far sì che la casa vada alla banca senza ulteriori proroghe e mediazioni.
La clausola per il pignoramento diretto sarà facoltativa ed è obbligatoria l’assistenza di un consulente per il consumatore che accetti di inserire la clausola di inadempimento nel suo mutuo. Questo perché alla Banca d’Italia spetterà tutelare soggetti che presentano particolare stato di bisogno o di debolezza, e garantire il rispetto degli obblighi informativi e di correttezza del finanziatore. Il bene posto a garanzia, in caso di mancanza dei pagamenti, può così essere messo in vendita direttamente dall’istituto bancario presso il quale è stato acceso il mutuo. È bene sottolineare che la norma sui mutui nasce da una precisa richiesta di armonizzazione della materia relativa alla riscossione dei crediti avanzata dall’Unione Europea.
Bene l’estensione a 18 rate, critica la scelta di un debitore privilegiato
L’avvocato Biffoni sottolinea, prima di tutto, la mancanza dei decreti attuativi che rendono ancora incerte le conseguenze della riforma. Sottolinea però che l’estensione a 18 rate, invece delle 7 previste inizialmente, rappresenti un andare incontro alle istanze manifestate dalle associazioni dei consumatori nei mesi scorsi. Quello che non quadra, però è l’attenzione al creditore privilegiato: in questo caso la banca. “Il decreto – sottolinea Biffoni – destina un bene del debitore a un creditore privilegiato, in contrasto con l’articolo 2740 del codice civile che prevede, al momento, strumenti per informare gli altri creditori”. È il caso, ad esempio, del condominio, nei confronti del quale è facile presupporre una morosità da parte del soggetto che non ha pagato le rate del mutuo.
La vendita diretta come scelta e non obbligo
Come già evidenziato la clausola relativa alla vendita diretta da parte della banca non è obbligatoria. Il sottoscrittore del mutuo può scegliere se introdurla o meno all’interno del contratto stipulato con la banca. Secondo quanto emerge dall’intervista pubblicata dalla Stampa, il vantaggio per il sottoscrittore è quello di liberarsi da ogni pendenza con la banca. Si tratta di una novità rivoluzionaria che prevede la presenza gratuita di un consulente. L’avvocato Biffoni, però, evidenzia un aspetto non da poco: “È lecito domandarsi quale professionista si prenderebbe la responsabilità di prestare questa consulenza senza neanche essere remunerato”.
Scegliere o meno la nuova norma?
Come ogni novità la nuova norma prevista dall’adeguamento alla normative europea in materia di riscossione crediti presenta pro e contro. “Io suggerirei un’alternativa – dichiara Biffoni alla Stampa -: ci sono banche che offrono il leasing immobiliare introdotto dalla Legge di Stabilità”. Di cosa si tratta? Il leasing immobiliare prevede che l’acquisto dell’immobile sia a carico della banca stessa e non del cliente che, pagando una rata fissa si limita a riscattarne la proprietà gradualmente. In questo caso, senza difficoltà riuscirà a diventare proprietario dell’immobile. In caso, invece, di problemi nel pagamento delle rate del mutuo si ritroverà ad aver perso una cifra pari a un affitto mensile, senza le conseguenze previste invece dalla nuova norma o da quella a oggi vigente.
Be the first to comment on "Mutui: ecco tutte le novità"