Il nostro Paese è sempre stato un territorio ricco di prodotti di varia natura, spesso commerciati anche all’estero. E tanti sono anche gli imprenditori, grandi e piccoli, che hanno floridi scambi con diversi Stati europei, facilitati da diversi strumenti normativi nazionali che favoriscono questo settore. Tra questi, vi è, ad esempio, la partita Iva comunitaria, una sorta di codice identificativo che una società o un semplice professionista deve possedere per poter commerciare in ambito europeo.
Diverse sono le merci italiane richieste e apprezzate all’estero e che non si limitano soltanto ai prodotti tradizionali, per cui siamo celebri e rinomati nel mondo, come magari possono essere considerati l’abbigliamento o le automobili. Altrettanto vero, tuttavia, è anche il fatto che il nostro Paese tende ad importare molteplici prodotti, provenienti non solo dall’Europa, ma anche al di fuori di essa. Andiamo a scoprire quali siano le merci più esportate o importate dall’Italia.
I principali prodotti italiani esportati
La percentuale maggiore in questo ambito spetta, con circa l’11% di tutto l’export complessivo nazionale, alle macchine con un impiego generale. In pratica, quei mezzi utilizzati per scopi differenti: dalla ventilazione o refrigerazione al sollevamento o movimentazione. Seguono poi, attestandosi a poco più del 5% dell’esportazioni totali, gli autoveicoli, in netto incremento rispetto agli anni precedenti.
Leggermente distanziati in questa classifica, sono i prodotti farmaceutici ed i medicinali in generale, che rappresentano poco meno del 5% dell’export italiano all’estero, in leggero aumento rispetto agli anni passati. A seguire, troviamo dei macchinari per impieghi speciali e vari, rappresentati da mezzi per cantieri, da quelli utilizzati nell’industria alimentare o delle bevande o del tessile, con una percentuale che supera il 4%. Con una tendenza, tuttavia, in lieve diminuzione rispetto al passato.
I principali prodotti importati dall’estero
Questo ambito è dominato nettamente dagli autoveicoli, che rappresentano poco più dell’8% dell’import complessivo nazionale, e che risulta anche in netto e costante aumento rispetto agli anni scorsi. Seguono poi, ma a notevole distanza, attestandosi a poco più del 6% delle importazioni italiane totali, le materie plastiche, gomma e prodotti chimici vari (come fertilizzanti e composti azotati), con una tendenza tuttavia in lieve diminuzione rispetto al passato.
Ha ripreso invece ad aumentare, dopo alcuni anni di considerevole riduzione, l’importazione di petrolio greggio, che ha raggiunto una quota leggermente inferiore al 6% dell’import complessivo nazionale. E’ stazionario invece, rispetto agli anni precedenti, l’andamento riguardante i prodotti farmaceutici ed i medicinali, con una percentuale, rispetto alle importazioni italiane totali, di poco superiore al 5%.
Complessivamente, il nostro Paese tende ad esportare in generale maggiormente macchine e macchinari, di diverso tipo: da quelle prettamente industriali o da lavoro fino agli autoveicoli. Per quanto riguarda le importazioni, invece, l’Italia tende a richiedere una notevole diversità di prodotti, che vanno dal petrolio alle materie plastiche, passando poi per autoveicoli e medicinali.
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